sabato 22 dicembre 2007

Spegnimento automatico in Linux

Il comando che ci aiuterà e semplicemente "shutdown". Dunque, usando il terminale diamo:

shutdown 8:00
-- per spegnimento del computer alle ore 8:00

shutdown +13
-- per spegnimento dopo 13 minute

shutdown -r now
--per shutdown e riavvio

shutdown -c
-- per fermare l'operazione di spegnimento

Per chi non ama tanto il terminale di Linux può installare il programma Gshutdown:
sudo apt-get install gshutdown
Gshutdown consente di organizzare lo shutdown in modo veloce dal interfaccia grafica.Quindi per trovarlo basta andare in Applicazioni –> Accessori –> GShutdown, e il gioco e fatto.

venerdì 21 dicembre 2007

Sfruttiamo la partizione swap ...

Se per un motivo or altro vuoi sfruttare la partizione swap di Linux puoi farlo con il comando swapoff:

Per vedere su quale partizione si trova lo swap bisogna dare:
swapon -s
Per vedere quanta memoria libera ce, lanciamo:
free -mt
Quindi per sfruttare la partizione swap diamo:
swapoff /dev/hdxx
"/dev/hdxx" essendo proprio la partizione swap.

Se ci ripensate a riattivare lo swap allora lanciate swapon.

domenica 16 dicembre 2007

Il mio Ubuntu parla!

Questi giorni il mio portatile a imparato a parlare!
Come?
Basta installare espeak e il gioco e fatto!

apt-get install espeak
e poi devi lanciare
"espeak -v it �"

Esempio:
espeak -v it �Ciaobuondivertimento

...e il tuo computer parlera...

Se usi gnome vai in Sistema/Preferenze/Sessioni e quindi aggiungi "espeak -v it �Ciaobuondivertimento" al avvio di Ubuntu-cosi il computer ti salutera sempre quando lo accendi!

martedì 11 dicembre 2007

Comandi Linux(le piu usate)

man : formatta e mostra le pagine della guida in linea.

cd : cambia la directory corrente.

ls : mostra il contenuto di una directory.

cp : copia file e directory.

mv : muove o rinomina un file o una directory.

rm : cancella file e directory.

mkdir : crea una directory.

ln : crea link a file e directory.

pwd : mostra la directory corrente.

chmod : modifica i permessi di accesso di un file.

Chown : cambia il proprietario di un file.

cat : mostra il contenuto di un file.

find : cerca un file tra le directory.

vi : l'editor di testo. l'unico ed il solo.

df : mostra lo spazio libero sul disco fisso.

free : mostra lo stato della memoria.

mount : monta un filesystem.

umount : disattiva un filesystem.

ps : visualizza un elenco dei processi correnti.

kill : invia un messaggio (TERM di default) ad un processo.

hostname : mostra e cambia il nome dell'host.

gzip : comprime e decomprime file .gz.

tar : crea backup di file (file .tar).

more : separa l'output in piu' pagine (anche less).

less : separa l'output in piu' pagine

reset : resetta il terminale alle impostazioni iniziali.

zip e unzip : comprime e decomprime file .zip.

top : mostra i processi che usano piu' tempo CPU o memoria.

uncompress : decomprime file compressi (file .Z)

dmesg : stampa log eventi sul sistema, se inserisci una memoria USB o un altro dispositivo vedi a cosa viene associato:

Alcuni precisazioni sulle varie opzioni dei seguenti comandi:

cp : copia file e directory.

-r ricorsivo. (se copi una directory)

-a mantiene gli attributi.

-f forza.

rm : cancella file e directory (nota bene: NON esiste undelete!!!).

-d anche directory.

-i chiede conferma.

-f forza.

-r ricorsivo. (se cancelli una directory)

tar : crea od estrae backup di file.

x estrae.

c archivia.

v verbose.

f file (in cui archiviare o da estrarre).

z processa prima con gzip (per file .tar.gz o .tgz).

In genere per archiviare:

tar -cvf

e per estrarre

tar -xvf

oppure

tar -zxvf

oppure

tar -zxvf

gzip : comprime e decomprime file (estensione .gz).

-d decomprime.

-f forza.

-r ricorsivo.

-1 piu' veloce.

-9 miglior compressione.

ps : visualizza un elenco dei processi correnti.

l formato esteso.

u nome utente ed ora di avvio.

m informazioni sull'utilizzo della memoria.

a mostra anche i processi di altri utenti.

r mostra solo i processi attivi.

x mostra anche i processi che non controllano un terminale.

tail : mostra la fine di un file.

-s solo le ultime s righe.

-c x ultimi x byte.

-f continua a leggere un file, utile se questo viene modificato.

chgrp : cambia il gruppo di appartenenza di un file.

chmod : modifica i permessi di accesso di un file.

metodo numerico:

primo numero (opzionale):

4 : set user ID

2 : set group ID

1 : swappa la text image

secondo numero; permessi del proprietario:

4 : lettura

2 : scrittura

1 : esecuzione

terzo numero; permessi del gruppo, stessi valori.

quarto numero; permessi degli altri, stessi valori.

-R ricorsivo.

chown : cambia il proprietario di un file o directory.

user.group setta il proprietario a user.group

-R ricorsivo.

rpm : gestire pacchetti .rpm

-i installa un pacchetto.

-e rimuove un pacchetto.

-qi [-qip] mostra informazioni su un pacchetto [non] installato.

-ql [-qlp] mostra i file contenuti in un pacchetto [non] installato.

-qa mostra l'elenco dei pacchetti installati.

Si puoi usare il comando “urpmi” molto comodo e funzionale.

#urpmi

sabato 8 dicembre 2007

Firestarter - avvio automatico

Supponendo che abbiate già installato Firestarter usando Synaptic, ecco i passi da seguire:

Aprire una finestra terminale (Applicazioni-> Accessori -> Terminale) e scrivere:

export EDITOR=gedit && sudo visudo

Occorre a questo punto inserire una riga nel file, del tipo:

username ALL= NOPASSWD: /usr/sbin/firestarter

username va sostituito con il nome dell'utente (piu righe di questo tipo pe utenti diversi).

Per pulizia conviene inserire la riga (o le righe se gli utenti son più d'uno) dopo la seguente, già presente nel file:

%admin ALL=(ALL) ALL

Ognuna delle istruzioni inserite dice che l'utente "username" può avviare firestarter senza password.

Poi, a causa di un bug, occorre sostituire questa linea:

Defaults !lecture,tty_tickets,!fqdn

con queste 4 (le prime sono solo commenti promemoria che rimandano a forum dove si parla del bug, più la riga errata riportata sempre per promemoria):

#Bug: https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/firestarter/+bug/30291
# https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/firestarter/+bug/47662
#Defaults !lecture,tty_tickets,!fqdn
Defaults !lecture,tty_tickets,!fqdn,env_keep+="DISPLAY HOME"

A questo punto occorre salvare il file.

Con le modifiche fatte si autorizzano gli utenti indicati a avviare Firestarter senza password di amministratore.

Occorre ora fare in modo che Firestarter parta automaticamente all'avvio, per questo occorre andare in Sistema -> Preferenze - >Sessioni, cliccare su "Nuovo" e scrivere:

nella casella Nome: Firestarter
nella casella Comando: sudo firestarter --start-hidden

E premere OK. In questo modo Firestarter va a finire nelle applicazioni che partono automaticamente all'avvio, e viene avviato in modalità "nascosta".
Quest'ultima configurazione va ripetuta per ogni utente.

Piu anonimato con Tor e Privoxy

Per inizio inserite le seguenti repository nel file /etc/apt/sources.list :

deb http://mirror.noreply.org/pub/tor gutsy main
deb-src http://mirror.noreply.org/pub/tor gutsy main

Chiudete e salvate il file /etc/apt/sources.list.

Ora, importate la chiave gpg digitando i seguenti comandi:

gpg --keyserver subkeys.pgp.net --recv 94C09C7F

gpg --fingerprint 94C09C7F

Digitate come utente root:

gpg --export 94C09C7F | apt-key add -

Aggiornate i pacchetti del vostro sistema da root o come sudo:

sudo apt-get update

In questo modo, sarà possibile installare da apt la versione sempre più aggiornata di TOR, digitando molto semplicemente:

sudo apt-get install tor

Completata l'installazione, tor è configurato e già funzionante come servizio (solo come client) ed il file di configurazione di default non necessita di alcuna modifica.

Installazione Privoxy

Installato TOR, per la navigazione web è necessario installare Privoxy, un filtro per web proxy che lavora perfettamente con TOR.

Per installare Privoxy, digitate da terminal come root o da sudo:

sudo apt-get install privoxy

Completata l'installazione, è necessario configurare Privoxy per essere utilizzato in combinazione con TOR. Per fare ciò bisogna apportare alcune modifiche al file di configurazione.

Aprite con il vostro editor di testo preferito il file /etc/privoxy/config e aggiungete in cima al file di configurazione quanto segue:

forward-socks4a / localhost:9050 . (anche il punto dalla fine)

Uletriore modifica che è opportuno fare al file di configurazione di Privoxy, è legata ai log. Siccome Privoxy conserva un file di log per tutto ciò che viene visualizzato di una pagina web, è preferibile disabilitare i log. Per farlo occorre commentare due righe inserendo un # ad inizio linea. Le due righe in questione sono:

logfile logfile e jarfile jarfile.

Chiudete e salvate il file /etc/privoxy/config, e per rendere effettive le modifiche apportate a Privoxy, è necessario riavviare il servizio con il seguente comando via terminal:

sudo /etc/init.d/privoxy restart

Fatto ciò, TOR e Privoxy sono correttamente installati sulla vostra Ubuntu e pronti per essere utilizzati.
Configurazione browsers per navigare con TOR e Privoxy

Ora che TOR e Privoxy sono attivi e configurati a dovere sulla vostra macchina, per navigare dietro proxy garantendosi un discreto livello di anonimato, è necessario configurare il vostro browser.

- Se utilizzate Firefox o Iceweasel, il metodo più semplice e comodo (basta un click) per attivare la navigazione web utilizzando TOR ogni volta che lo si desidera, consiste nell'installare il plugin TOR button disponibile tra le estensioni di Firefox e che può essere scaricato gratuitamente al seguente indirizzo: TOR button. In alternativa potete configurare manualmente le impostazioni relative alla connessione come descritto di seguito per gli altri browsers.

- Se utilizzate altri browsers (Mozilla, Epiphany, Galeon, Opera), è necessario effettuare la configurazione della connessione manualmente. Per fare ciò, cercate tra le impostazioni del vostro browser i settaggi relativi alla connessione (modifica -->> preferenze -->> Generale), abilitate l'opzione Manual proxy configuration e compilate i campi presenti in questo modo:

HTTP Proxy: localhost Port: 8118

FTP Proxy: localhost Port: 8118

Gopher Proxy: localhost Port: 8118

SOCKS Host: localhost Port: 9050

Fatto anche questo ultimo passaggio, è tutto configurato perfettamente e siete pronti per navigare anonimi utilizzando TOR + Privoxy. Se volete essere certi che l'installazione e la configurazione di tutti gli strumenti necessari sia andata a buon fine, controllate il vostro IP su DNSstuff.com e se tutto funziona a dovere, noterete che il vostro IP sarà diverso da quello che vi viene fornito dal vostro provider.